Le “esperienze fuori dal corpo” sono sogni lucidi? La scienza risponde di sì.
Nell’ambito della ricerca neuroscientifica sul sogno ludico, si distinguono due tipologie di sogno lucido, che trovano riscontro in molte tradizione contemplative:
DILD (Dream Induced Lucid Dream): sogni lucidi che cominciano da un sogno normale quando, ad un certo punto del sogno, ci si accorge di stare sognando.
WILD (Wake Initiated Lucid Dream): sogni lucidi che cominciano dallo stato di veglia a seguito dell’applicazione di pratiche di rilassamento profondo che permettono di entrare consapevolmente nella fase REM del sonno. Secondo gli studiosi, queste esperienze includono i fenomeni noti come OBE (Out of Body Experiences) o viaggi astrali, descritti in molte tradizioni esoteriche e contemplative.
Benché dal punto di vista scientifico si tratti in entrambi i casi di sogni, molti WILD sono vissuti soggettivamente come un’uscita dal proprio corpo: un’esperienza che in alcuni casi può essere molto intensa e trasformativa, e mettere profondamente in discussione i propri preconcetti sulla natura del mondo fenomenico e di noi stessi.
Per riuscire ad avere queste esperienze è necessario imparare a mantenere un certo grado di consapevolezza durante il processo dell’addormentamento: in questo modo si scopre una serie di “strati” della coscienza che normalmente sono del tutto ignorati. Simili pratiche di consapevolezza e di rilassamento profondo – assai esplorate, ad esempio, nel mondo spirituale tibetano – sono già per sé in grado di produrre un importante ampliamento della conoscenza di se stessi.
Una volta acquisita una certa padronanza di questo passaggio, diventa possibile accedere all’esperienza del sogno lucido (o dell”uscita dal corpo’) in modo pienamente volontario, cioè ogni volta lo si desideri – a differenza di quanto avviene con le tecniche utilizzate per i sogni lucidi DILD, che si limitano a favorire l’insorgenza della lucidità nei sogni normali.
Per tutte queste ragioni si può dire che i sogni lucidi WILD sono esperienze più interessanti dei DILD. D’altro canto, per la maggior parte di noi sono anche più difficili da ottenere, soprattutto agli inizi. Ciò dipende principalmente da due fattori: 1) la difficoltà di mantenere una certa presenza mentale mentre si entra in stati di rilassamento sempre più profondo; 2) la difficoltà di credere che sia possibile, giunti a un certo punto del processo di addormentamento, “uscire dal proprio corpo” – la qual cosa, dal punto di vista scientifico, corrisponde al passaggio da uno stato di profondo rilassamento o dormiveglia a quello di sonno REM, un passaggio che normalmente avviene mentre siamo incoscienti.
Invece per la maggior parte di noi i sogni lucidi DILD sono esperienze più facili da ottenere: applicando le giuste tecniche per un periodo sufficientemente lungo (almeno qualche settimana), tutti possono riuscire nell’impresa. Queste tecniche non richiedono di mantenere la consapevolezza mentre ci si addormenta, ma vengono applicate durante il giorno e prima di dormire. In questo modo, mediante stratagemmi e suggestioni, è possibile favorire l’insorgenza della lucidità nei sogni che sorgono spontaneamente durante la notte.
E’ stato osservato che, dopo avere ottenuto in questo modo almeno qualche esperienza di sogno lucido, diventa più facile applicare con successo le tecniche finalizzate a ottenere i WILD o viaggi astrali.
Possiamo concludere dicendo che entrambe le esperienze presentano vantaggi e svantaggi. La variabilità delle preferenze e delle risposte individuali alle relative tecniche può far propendere, a seconda dei casi, per l’una o per l’altra tipologia di sogno lucido. Tuttavia, per la maggior parte di noi, sogno lucido DILD e WILD possono essere considerati come due tappe del medesimo percorso di consapevolezza onirica.