Come possiamo favorire i sogni lucidi?
Dopo avere sviluppato abbastanza la capacità di ricordare i sogni, si è pronti per la seconda tappa del percorso, che consiste nel favorire il manifestarsi della lucidità onirica nei sogni ordinari. In altre parole, si tratta di prendere consapevolezza, nel bel mezzo di un sogno, del fatto che si sta sognando. Lo psicofisiologo Stephen Laberge si riferisce a questo genere di esperienze con la sigla DILD: sogni lucidi iniziati da sogni normali. Per quanto possa sembrare incredibile, con una forte motivazione e applicando con costanza le tecniche insegnate durante il corso si può raggiungere questo risultato in poche settimane. Le tecniche insegnate in questa fase hanno lo scopo di: 1) sviluppare una coscienza critica del proprio stato, coltivando l’abitudine a domandarsi se si è svegli o se si sta sognando; 2) generare l’intento di rendersi conto di stare sognando.
In questa fase, al sognatore sarà richiesto di: compiere brevi pratiche di consapevolezza durante il giorno (2-3 minuti, 4-5 volte al giorno, adattabili a qualunque situazione); dedicare 15-20 minuti alla pratica di preparazione al sonno (diversa rispetto alla fase precedente); quando possibile, ripetere questa pratica dopo 4-6 ore di sonno, prima di riaddormentarsi.
Questa fase dell’addestramento sarà completata con successo quando si avrà almeno qualche esperienza di sogno pienamente lucido.